Mi chiede se me la sento, non ne sono sicura ma rispondo di sì.
Mi aiuta, mi corregge quando dimentico alcuni gesti base, poi mi spinge al largo.
Ci siamo.
Quanti anni sono passati?
Cinque, almeno.
Mi sento un po' traballante, ma faccio qualche remata e tutto torna.
Tutto è uguale e tutto è diverso.
L'acqua è diversa.
Anche io.
E anche il mio corpo, che comincia a ricordarmi tutto quello che (gli) ho fatto negli ultimi anni.
Le sigarette, i chili di troppo, un po' di alcol, nessun movimento.
Ma sono io, sull'acqua.
Concentrata sul momento, sul movimento, sui difetti da correggere.
E poi torno a casa, dolorante, stanca.
Di quella stanchezza buona, che avevo scordato.
Ma sapevo che prima o poi ci saremmo rincontrati.
Alla prossima settimana.