e poi sono andata a milano.
e un po' avevo voglia di vedere tutti gli amici e un po' no.
giravo per le vie della mia città
e a momenti mi chiedevo se potessi ancora davvero chiamarla *mia*.
perché giri e non hai più punti di riferimento
e senti che ormai casa tua è altrove.
poi in alcuni istanti invece
senti che comunque non potresti venire da nessun altro posto...
c'erano i miei *nipoti* sparsi da andare a trovare.
e ho fatto il pieno dei loro sorrisi, dei loro pensierini,
del loro cercare la mia attenzione anche se sono quasi un'estranea...
ho incassato qualche delusione,
ma forse sono ingenua io a pensare che dopo tanto tempo
abbiano tutti voglia di sbattersi per vedermi.
e sono ripartita contenta di tornare
ma con un abbraccio negli occhi
e la mano sulla pancia di un'amica per salutare l'inquilino
che ne uscirà fra poco.
e io non ci sarò.
ma non è il tempo di fermarsi.
parigi mi aspetta.
la città, la senna, il traffico, il metrò.
quanto mi mancava !?!?
c'è stato un momento in cui mi son detta non torno.
resto qui, dove tutto è più veloce, più vivo.
aprire la porta di casa e disfare lo zaino stavolta è stato difficile.
ma ho aperto la finestra e c'era il sole.
e mi son tolta calze, jeans e cappotto perché non servivano.