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1 novembre 2011 2 01 /11 /novembre /2011 23:37

e poi sono andata a milano.

e un po' avevo voglia di vedere tutti gli amici e un po' no.

 

giravo per le vie della mia città

e a momenti mi chiedevo se potessi ancora davvero chiamarla *mia*.

perché giri e non hai più punti di riferimento

e senti che ormai casa tua è altrove.

poi in alcuni istanti invece

senti che comunque non potresti venire da nessun altro posto...

 

c'erano i miei *nipoti* sparsi da andare a trovare.

e ho fatto il pieno dei loro sorrisi, dei loro pensierini,

del loro cercare la mia attenzione anche se sono quasi un'estranea...

 

ho incassato qualche delusione,

ma forse sono ingenua io a pensare che dopo tanto tempo

abbiano tutti voglia di sbattersi per vedermi.

 

e sono ripartita contenta di tornare

ma con un abbraccio negli occhi

e la mano sulla pancia di un'amica per salutare l'inquilino

che  ne uscirà fra poco.

e io non ci sarò.

 

ma non è il tempo di fermarsi.

parigi mi aspetta.

la città, la senna, il traffico, il metrò.

quanto mi mancava !?!?

c'è stato un momento in cui mi son detta non torno.

resto qui, dove tutto è più veloce, più vivo.

 

aprire la porta di casa e disfare lo zaino stavolta è stato difficile.

ma ho aperto la finestra e c'era il sole.

e mi son tolta calze, jeans e cappotto perché non servivano.

 

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16 mai 2011 1 16 /05 /mai /2011 00:02

sette giorni. in bilico fra due città.

 

un concerto. una speranza.

 

* quando tornerò a milano

spero di trovarla disperata

come chi davvero non ha scelta

come chi non si rassegna *

lo scopriremo domani.

 

un istante di magia :
una folla di botto silenziosa che intona la stessa canzone
sotto la luna e sotto il pirellone.
il ricordo di quella stessa canzone un mese fa. ma non ero sola.

 

nuove vite che sono in cammino x questo nostro mondo in bilico anche lui.
gli occhi lucidi di felicità. e un nodo in gola di rimpianto.

 

racconto della nuova vita.

che mi manca, mi rendo conto.

 

un giro tra i libri, nel vecchio mondo, con nuove possibilità.

il pranzo con una toscanaccia chiacchierona e la leopardiana anima affine.

un altro pranzo con chi sta potando rami secchi.

(la bilancia che impazzisce...)

 

il boato dello stadio che entra dalla finestra.

è la festa. e io sono qui.

non partecipo. ma ci sono.

 

il vento che lascio.

il vento che ritrovo.

per non farmi sentire perduta.

credo abbiano smesso di rivaleggiare.

 

sono stata a casa.

e sono tornata a casa.

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15 janvier 2011 6 15 /01 /janvier /2011 21:25

è talmente inusuale da queste parti

che per un attimo ho pensato di avere gli occhiali appannati.

invece era nebbia.

che strano camminare nelle viuzze del centro e sentirsi la nebbia addosso.

che strano perdere i confini delle cose in una città dove l'aria sembra più luminosa.

avvicinarsi al fiume e non trovarlo.

 

un'ora dopo era già tutto svanito.

il tempo che pareva sospeso ha ripreso a scorrere.

ma forse quella parentesi di nebbia ci aveva fatto spuntare più in là,

perché quella che avevo davanti agli occhi era una giornata di primavera...

 

i vestiti improvvisamente troppo pesanti, la voglia di restare all'aria aperta,

di fare merenda con un amico in un parco.

lo so che l'inverno ancora non è finito.

ma una pausa ogni tanto ci vuole, no?

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Qui Suis-Je?

  • * Rootless *

Visioni

da cornelie

 

* Rootless *

par le regard de

Cornelie

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